Il secondo finesettimana di giugno si è tenuta a Calciano (MT) la manifestazione NaturArte:un progetto culturale che unisce natura, produzione artistica e collettività.
Grande risalto è stato dato al tema apistico dal momento che Calciano ha il prestigioso titolo di “Città del Miele”;in questo contesto il comune di Cancellara (PZ) ha avuto l’opportunità di partecipare attivamente a tutti gli eventi del programma come Comune Amico delle api. Per due giorni (10 e 11 giugno) il comune di Cancellara ha allestito uno stand in cui si è presentata al pubblico sia la Rete di comuni amici delle api sia l’iniziativa “Ho un’ape in testa”. Nell’ultima giornata c’è stata l’occasione per tenere un dibattito sul tema apistico a cui hanno preso parte autorità civili di spicco come l’Assessore all’Ambiente della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, oltre ai Sindaci dell’area del Parco Regionale di Gallipoli Cognato e di altri comuni lucani e non. Il dibattito ha visto protagonisti gli apicoltori rappresentati da Pancrazio Benevento dell’Associazione Apicoltori Lucani, dal nuovo presidente della stessa, da Serenella Mortani coordinatrice nazionale delle Città del Miele e da diversi imprenditori. Il dialogo tra queste diverse parti ha messo in luce la necessità e l’intenzione di voler dare sempre più valore alla tutela dell’ambiente e del territorio al fine di mantenere un habitat quanto più congeniale possibile allo scopo apistico, non solo come fonte di reddito ma come impegno sociale nei confronti delle nuove generazioni. L’iniziativa “Ho un’ape in testa”, introdotta dal comune di Cancellara, è stata accolta con favore da visitatori e dai partecipanti al dibattito perché nella sua semplicità riesce ad essere applicata a diversi livelli della società:tutti possono fare qualcosa per aiutare le api, a partire dai semplici cittadini fino alle massime cariche istituzionali. NaturArte mostra come, senza la sua comunità, un amministratore è solo un progettista che fa mero esercizio teorico, ma con la sua comunità l’amministratore è parte di un unicum capace di reagire tangibilmente alle esigenze dei nostri tempi quali la costruzione di una comunità sostenibile, una produzione ed un consumo responsabile, la lotta contro il cambiamento climatico e la tutela della vita sulla terra; tutti punti dell’agenda 2030. L’apicoltura ci insegna che una singola ape è destinata a perire ma, quella stessa ape, inserita nel suo sciame, vive e produce. Allo stesso modo piccoli borghi, come Cancellara o Calciano, possono trovare beneficio nella collaborazione, nel “fare rete” sotto i principi della sostenibilità, della responsabilità e della tutela dell’ambiente e delle sue creature.